E così, dallo scorso primo ottobre, uno dopo l'altro sono passati i giorni, e siamo arrivati alla fine.

E questo, 31 marzo, è l'ultimo giorno. Termina qui il mio periodo di lavoro per GuidoAusili, durato sei mesi.

Che non sono affatto trascorsi invano: ho potuto finalmente riprendere in mano la situazione, e rimetterla in piedi.

Il programma GuidoAusili è diventato più stabile, e finalmente può cominciare a dirsi funzionante.

Ho riorganizzato il servizio di assistenza, passando dal disordine di prima ad un sistema più organizzato, in modo da non perdere nessuna richiesta.

E, sia pure secondo una logica nuova e diversa, mi sono trovato a rivivere i vecchi tempi, di quando mi dedicavo a WinGuido e ai suoi utilizzatori.

Forse speravo di portare a casa qualche risultato in più, come la realizzazione del nuovo orario ferroviario, che invece è ancora lontana.

Ma il fatto è stato che spesso mi sono trovato a dovermi dedicare io stesso all'assistenza degli utenti, anziché al lavoro di sviluppo.

E molto del mio tempo se ne è andato in quella.

Qualcuno di voi ci aveva sperato: "Ma no, non se ne andrà! Vuoi scommettere che all'ultimo momento tirerà fuori qualche asso che teneva nascosto nella manica?

Forse ci rivelerà di essersi dimesso dalle Ferrovie dello Stato?

O perlomeno di avere prolungato la sua aspettativa di qualche mese ancora?"

E invece, niente di tutto questo, la realtà è un'altra: da lunedì prossimo, 3 aprile, tornerò al mio vecchio lavoro alle Ferrovie, e vi lascerò.

Beh, non del tutto, perché continuerò ad essere un socio della società GuidoAusili, quindi non scomparirò completamente.

Tornerò, come prima, ad occuparmene soltanto saltuariamente, a tempo perso.

Quella funzionalità per raccogliere le vostre proposte, che avevo appositamente introdotta nel programma GuidoAusili la scorsa estate, comunque la lascerò in funzione, dal momento che si è rivelata molto utile.

E contiene ancora numerose proposte, di cui molte tuttora non realizzate, tra cui anche alcune piuttosto interessanti.

Così, le proposte rimarranno. Quello che invece non ci sarà più, sarà qualcuno che lavorerà per realizzarle.

E allora, chiederete voi, a che cosa servono le proposte?

E io risponderò: ah, non lo so. Non lo chiedete a me, perché a questo punto non ho più nessuna risposta da darvi.

Tra le tante proposte, provate anche a presentarne qualcuna che serva per trovare un modo per realizzare le proposte.

Di più non vi so dire.

Altrimenti non vi rimane che aspettare il mio pensionamento, quando finalmente avrò tempo libero a sufficienza per tornare ad dedicarmici io stesso.

Solo che la cosa avverrà tra non prima di sei anni.

E sei anni sono lunghi. E poi, tra sei anni probabilmente avrò una età tale da essere troppo rincitrullito per essere ancora capace di fare qualcosa di buono.

Quindi, cari amici, se vogliamo andare avanti qualche cosa dovrà cambiare. Che cosa, non lo so.

Fino ad allora, vi saluto e vi auguro quanto di meglio possibile.

Guido Ruggeri.

Ritorno.