Oggi tanti di voi, o per email, o attraverso le liste di discussione, o per sms, oppure telefonandomi, mi hanno fatto gli auguri per i miei cinquant'anni.
Saluto e ringrazio tutti.
Ho trascorso la giornata con i miei familiari, andando a pranzo in un bel ristorante alla periferia di Roma.
Ecco adesso qualche foto.
Prima foto: tutti
Foto di insieme nel cortile del ristorante. Da sinistra verso destra: mia cugina Teresa, mio cugino Ermanno, mio fratello Roberto, io, mia madre Anna, e mio padre Fausto.
Seconda foto: io
Questo sono io.
Chi direbbe che ho cinquant'anni? Dite la verità, non sembro molto più giovane?
Terza foto: Roberto
Ed ecco Roberto, mio fratello maggiore, impiegato ministeriale.
Quarta foto: Fausto
Mio padre, Fausto. Prima di andare in pensione era un commerciante, vendeva scaffali e arredamenti per negozi.
Quinta foto: Anna
Mia madre, Anna, impiegata in pensione.
Sesta foto: Ermanno
Mio cugino Ermanno, pittore e scultore, l'artista della famiglia.
Settima foto: Teresa
Teresa, moglie di Ermanno.
Stasera, tornato a casa, mi sono messo a leggere i molti messaggi di auguri che ho ricevuto e apprezzato.
Tra questi, non poteva mancare una poesia di Emanuela. C'era forse dubbio?
Eccola qua:
16 novembre 2011
E' il tuo compleanno sul calendario,
ed oggi sei mezzo centenario,
la stessa strofa per te si canta:
"Auguri Guido, sei arrivato a cinquanta!".
La vita inizia a quarant'anni,
quindi tu finisci dieci anni,
per noi sei il solito pischello,
autore d'un programma assai bello,
giovanile, altruista e cortese,
sempre disponibile e pieno di sorprese.
Per te ci vorrebbe una torta,
che cinquanta belle candeline porta,
ma c'è una tra tante domande,
chi ce la fa una torta così grande?!