B-Able.

Si deve pronunciare all'inglese: "Bièbol".

E' un nome da cominciare ad imparare, perché, se le cose andranno come spero, avremo occasione di sentirlo spesso.

Si tratta di una società, con sede a Roma, nata con l'intento di sviluppare nuove soluzioni ad elevato contenuto tecnologico per l'integrazione delle persone disabili.

Come mai ne parlo? Perché nelle ultime settimane sono stato più volte nella loro sede, e ho lavorato insieme a loro.

Sebbene formalmente sia una società a responsabilità limitata, e quindi non una associazione senza fini di lucro, ho avuto la sensazione di trovare uno spirito più affine al mio stando con loro, piuttosto che con certe associazioni dichiarate tali.

Spero quindi che da questa esperienza nasca una collaborazione che possa proseguire.

I primi risultati di questo nuovo rapporto stanno per arrivare, e riguardano uno strumento chiamato B-Eye.

Anche questo va pronunciato in inglese, si legge: "Bi ai".

Lo strumento consiste in una videocamera che serve a fornire, in forma vocale attraverso un personal computer, le principali informazioni contenute nelle immagini, allo scopo di riconoscere oggetti, colori e di leggere scritte.

B-Eye è già in vendita, commercializzato dalla Cambratech.

Il lavoro che sto svolgendo io riguarda l'interfacciamento tra WinGuido e il programma che serve a gestire il funzionamento di B-Eye.

Si otterranno due vantaggi:

  • primo: si potrà avviare B-Eye direttamente dal menù principale di WinGuido, e farlo funzionare con le stesse impostazioni di sintesi vocale e di barra Braille usate in WinGuido;
  • secondo: si potranno pilotare i menù di WinGuido usando, anziché la tastiera del computer, gli stessi pulsanti di comando di B-Eye.

    Ed è solo l'inizio. Se questa collaborazione andrà avanti, c'è da aspettarsi altri risultati importanti.

    L'associazione Guidiamoci sarà coinvolta, almeno per la zona della Campania e dintorni, nella assistenza agli utilizzatori di B-Eye, in particolare per quanto riguarda la fase di primo apprendimento dell'uso dello strumento.

    Questo almeno è l'impegno che abbiamo potuto prenderci con la B-Able, perché in Campania c'è la sede di Guidiamoci e quindi si può contare sulla disponibilità di persone come Andrea Santoro.

    Se però verranno fuori altre persone disposte ed interessate a farlo, saremo ben lieti di poter allargare la nostra collaborazione anche ad altre regioni.

    Ah, dimenticavo di presentarvi i nostri nuovi amici della B-Able. Si chiamano: Stefano, Fausto, Matteo.

    Per saperne di più, si può consultare il loro sito:

    www.b-able.it

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